Piano Operativo Intercomunale
Art. 55. Specchi d'acqua, reticolo idrografico e Aree di salvaguardia del PAI - PGRA
1. Definizione. Fermo restando quanto disciplinato ai Titoli II, III. V e VI delle presenti Norme in riferimento alle diverse "Zone" del POI, a fini esclusivamente ricognitivi, il POI identifica nelle cartografie di Quadro propositivo (QP), con apposita simbologia e caratterizzazione grafica, il reticolo idrografico e gli specchi d'acqua naturali ed artificiali riconoscibili in ragione delle categorie di uso del suolo, ovvero in base alle indicazioni cartografiche contenute nella Carta Tecnica Regionale (CTR), non necessariamente coincidenti con il "Reticolo idrografico regionale" e con il "Reticolo idrografico del PAI" (oggi PGRA), come indentificati nel "Quadro geologico- tecnico" (QG)" di cui all'art. 83 delle presenti Norme.
2. Categorie di intervento. Per queste particolari categorie di beni ed immobili si applicano le specifiche disposizioni normative vigenti in materia di acque superficiali (RD n. 523/1904 e DLgs 152/2006), compatibilmente e in forma integrata con le specifiche disposizioni definite per il "Reticolo idrografico regionale" del PIT con valenza di PPR e con il "Reticolo idrografico del PAI" del Bacino del Fiume Serchio, ora del "PGRA del Bacino Distrettuale" Appennino Settentrionale di cui al successivo comma 3.
3. Rinvio alle Indagini e alle disposizioni sovraordinate. Il "Quadro geologico - tecnico" (QG)" e le relative indagini di fattibilità (idraulica, geomorfologica e sismica) di cui all'art. 83 delle presenti Norme, individuano altresì in appositi elaborati cartografici:
- - il "Sistema idrografico regionale", comprendente in particolare il reticolo idrografico per il quale si applicano espressamente le disposizioni di cui alla LR 41/2018;
- - il "Reticolo idrografico" del PAI del Bacino del fiume Serchio, ora del PGRA del Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale, talvolta coincidente con quello richiamato alla precedente alinea, per il quale si applicano le disposizioni dei piani sovraordinati richiamati.
Le diverse disposizioni normative di natura sovraordinata di cui al precedente punto elenco sono richiamate nelle "Indagini geologico - tecniche", di cui all'art. 83 delle presenti Norme che si integrano con quelle di cui al precedente comma 2.
4. Criteri interpretativi ed identificativi. Nel caso in cui i reticoli precedentemente richiamati risultino tra loro non coincidenti e/o sovrapponenti, dovranno essere rispettate - in forma cumulativa - le rispettive discipline applicando le disposizioni e le prescrizioni ritenute più restrittive e cautelative.
Art. 56. Giacimenti e Siti MOS del PRC. Aree a destinazione estrattiva
1. Definizione. Nelle more di adeguamento del PSI e conseguentemente del presente POI alla disciplina del Piano Regionale Cave (PRC), secondo le Linee guida di cui alla DGR n. 225/2021, il POI recepisce e fa propri nelle cartografie del Quadro progettuale (Qp) e nelle indagini geologico - tecniche del Quadro geologico (Qg), le perimetrazioni dei "Giacimenti" e le localizzazioni dei "Siti di reperimento di materiale ornamentale storico" (MOS) di cui all'art. 2 della LR 35/2015 e agli articoli 8 e 42 della disciplina di piano dello stesso PRC.
2. Giacimenti. Disposizioni applicative e attuative transitorie. Fino all'adeguamento del POI al PRC, all'interno dei giacimenti di cui al precedente comma 1 sono fatte salve le autorizzazioni e gli altri titoli abilitativi (comunque denominati) approvate e non ancora decadute per le quali di applicano le disposizioni transitorie di cui agli art.li 40 e 41 e fermo restando gli obblighi di cui all'art. 14 della disciplina del PRC, nel rispetto in ogni caso delle disposizioni LR 35/2015 e del relativo Regolamento di cui alla DPGRn. 72R/2015.
3. Siti di reperimento materiali ornamentali storici (MOS). Disposizioni applicative. I Siti di reperimento di materiale ornamentale storico" di cui al precedente comma 1, anche se ricadenti in "Aree agricole e forestali" (E) del territorio rurale, sono esclusivamente destinati, qualora ritenuto necessario, al reperimento di materiali ornamentali da taglio indispensabili per il restauro, la manutenzione e la conservazione dei monumenti e delle opere pubbliche o per interventi prescritti dl MIC, per i quali si applicano le specifiche disposizioni della stessa LR 35/2015 e del relativo Regolamento di cui alla DPGRn. 72R/2015.
